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Tamoxene 10 mg 30 compresse rivestite con film

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Le pazienti devono essere informate della necessità di evitare una gravidanza durante il trattamento con tamoxifene e, se sessualmente attive, devono usare contraccettivi di barriera o altri metodi contraccettivi non ormonali. In associazione al trattamento con Sertam sono state riportate severe reazioni avverse cutanee (SCARs, severe cutaneous adverse reactions), che includono la sindrome di Stevens-Johnson (SJS) e la necrolisi epidermica tossica (TEN), che possono essere pericolose per la vita o fatali. Al momento della prescrizione i pazienti devono essere informati dei segni e dei sintomi e monitorati attentamente per le reazioni cutanee. Se compaiono segni e sintomi indicativi di queste reazioni, Sertam deve essere sospeso immediatamente e deve essere preso in considerazione un trattamento alternativo (come appropriato).

Il medico potrà valutare i rischi associati all’interruzione del trattamento e discutere le possibili alternative. In alcuni casi, può essere possibile sostituire il tamoxifene con un altro farmaco. È importante ricordare che l’interruzione del tamoxifene non deve mai essere decisa autonomamente, ma deve sempre essere discussa con il proprio medico. Solamente tra le donne in premenopausa si è avuto un rischio significativamente aumentato di cisti ovariche.

Che cos’è il Tamoxifene?

  • Si può verificare arresto di flusso mestruale in pazienti in pre-menopausa il che non pregiudica l’attività antitumorale del farmaco.
  • Nel corso di terapia con tamoxifene è stata segnalata leucopenia talvolta associata ad anemia e/o trombocitopenia.
  • Può inoltre essere somministrato alle donne a rischio elevato di cancro al seno per ridurre la probabilità che si sviluppi un tumore.
  • Questo farmaco è di vitale importanza per molte donne, poiché può ridurre significativamente il rischio di sviluppare un nuovo tumore al seno nel seno opposto o nel medesimo seno dopo un intervento chirurgico.

La quantità di cellule resistenti può aumentare con il passare del tempo, rendendo la malattia “resistente alla castrazione”. Bastano 5 milligrammi al giorno di tamoxifene per 3 anni per ridurre del 52% circa il rischio relativo di recidiva nelle donne con una diagnosi di tumore in situ, cioè una forma di tumore molto precoce, non infiltrante, a basso rischio di evoluzione in una forma più invasiva. Inoltre, sempre con questa terapia diminuisce del 75% il rischio di un nuovo carcinoma all’altra mammella. Per forme di tumore della mammella meno semplici da trattare, la dose di 5 milligrammi al giorno non è tuttavia sufficiente.

Effetti sulla capacit�di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

Nonostante la sua efficacia, l’azione del tamoxifene può essere inibita da diversi fattori, tra cui interazioni farmacologiche, alimentazione e stile di vita. Rappresenta quindi una nuova opzione di trattamento per le tutte le donne che possono trarne beneficio. La dimostrazione scientifica della pari efficacia delle basse dosi, con ridotti effetti collaterali, apre dunque una nuova era nell’utilizzo del Tamoxifen, il più studiato farmaco preventivo per il tumore del seno.

Questa distinzione è fondamentale poiché la produzione di estrogeni è diversa nelle due fasi della vita di una donna. Gli effetti collaterali più frequenti del tamoxifene sono le vampate di calore (caldane) e la secchezza vaginale. Altri effetti collaterali (aumento di http://www.rolotipo.com.br/?p=118219 rischio trombotico e tumore endometriale) sono piuttosto rari, seppure il beneficio del farmaco ecceda il rischio di tossicità. Cara signora, alcuni tipi di tumore al seno hanno elevata sensibilità ad ormoni come gli estrogeni. Le cellule del suo carcinoma esprimono dei recettori a cui si legano gli estrogeni, questo legame ormone-recettore potrebbe stimolare la proliferazione delle cellule tumorali. La ricerca ha coinvolto 500 donne con cancro della mammella non invasivo (carcinoma duttale in situ o DCIS) o con lesioni precancerose (carcinoma lobulare in situ, iperplasia duttale atipica) sottoposte a intervento chirurgico ed eventuale radioterapia in caso di DCIS.

Effetti di Tamoxene sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

Il tamoxifene può amplificare l’effetto del warfarin (Coumadin®), un farmaco somministrato per fluidificare il sangue nei soggetti con tendenza alla formazione di trombi. Alcune pazienti si sentono depresse durante il trattamento con tamoxifene, ma ciò può dipendere da altre cause. Sono abbastanza frequenti all’inizio del trattamento, ma tendono a scomparire dopo le prime settimane. La nausea scompare spesso spontaneamente, ma se persiste può essere trattata con efficacia con i farmaci detti antiemetici.

Alcuni studi suggeriscono che il tamoxifene possa causare un aumento di peso a causa della sua azione estrogenica sul tessuto adiposo. Tuttavia, non esistono studi che dimostrino una correlazione diretta tra la sospensione del tamoxifene e la perdita di peso. Pertanto, è possibile che la perdita di peso osservata da alcune donne dopo la sospensione del tamoxifene sia dovuta ad altri fattori, come cambiamenti nella dieta o nell’attività fisica.

Quando tamoxifene è somministrato in associazione a farmaci citotossici, il rischio di episodi tromboembolici risulta aumentato. Reazione da rievocazione di irradiazione è stata osservata molto raramente in pazienti trattate con tamoxifene. Lupus eritematoso cutaneo è stato osservato molto raramente in pazienti trattate con tamoxifene. L’impiego di tamoxifene durante l’allattamento non è consigliato in quanto dati limitati suggeriscono che Sertam e i suoi metaboliti attivi siano escreti e si accumulino nel tempo nel latte materno. La decisione di interrompere l’allattamento o la terapia con Sertam deve tenere conto dell’importanza del medicinale per la madre.

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